Molte cose oggi di moda vengono dal Giappone: dal cibo (sushi, tempura, ramen, ecc), ai fumetti Manga che sempre di più incontrano il favore dei nostri adolescenti, ai video giochi, alle arti marziali, alle auto elettriche o alle moto più veloci, ecc. Tra tutte queste cose che ci arrivano dal Giappone e che hanno suscitato interesse in Italia c’è anche un concetto che dovrebbe aiutarci a vivere meglio. Parlo dell’Ikigai, ovvero il concetto giapponese dell’importanza di “trovare la ragione per vivere e per cui svegliarsi la mattina.” Tutti noi in diversi momenti della nostra vita ci siamo posti la fatidica domanda: cosa ci facciamo qui? Qual è lo scopo del nostro essere al mondo? In Giappone l’idea di avere uno scopo nella vita è racchiusa nel termine Ikigai che possiamo sintetizzare con le nostre più famigliari frasi “ragione per vivere” o “ragione della propria esistenza“. I giapponesi ritengono che ogni persona abbia il suo scopo nella vita e arriva il momento in cui è necessario farci i conti andando a ricercarlo attivamente, per questo questa teoria si sforza di spiegare l’importanza per una vita lunga e felice, di trovare il proprio scopo nella vita, cosa si vuole davvero fare e su cosa investire energie e tempo. Prendere coscienza di questo e portarlo avanti nella propria quotidianità si ritiene possano migliorare l’esistenza sotto diversi aspetti: non solo soddisfazione e senso di appagamento ma anche maggiore salute e soldi. Nel paese del Sol Levante il concetto di ikigai è di fondamentale importanza e sull’isola di Okinawa, la regione più meridionale e soleggiata del Giappone nota perché lì risiede una delle popolazioni più longeve al mondo, il termine “ikigai” viene tradotto come “un motivo per alzarsi la mattina”. Il termine è formato da due parole ikiru (vita) e kai (la realizzazione di ciò che si spera) ma può indicare anche genericamente la persona che si ama (in effetti anche questa è un’ottima ragione per cui svegliarsi la mattina!). L’ikigai è per la maggior parte dei giapponesi un qualcosa su cui vale davvero la pena investire anche se scoprire il proprio scopo nella vita può richiedere tempo e fatica. C’è chi quasi subito riconosce le proprie aspirazioni e attitudini, chi invece piano piano deve farle emergere per poter prenderne coscienza. Per trovare il proprio ikigai dobbiamo porci e rispondere a queste 4 domande: 1. Che cosa ami, qual è la tua passione? Questa è una domanda fondamentale da porci che può essere lo stimolo fondamentale e il vero “motivatore” della nostra esistenza anche e soprattutto nel mondo moderno quando spesso siamo portati invece a concentrarci sulla soddisfazione troppo rapida di desideri spesso del tutto materiali. Chiedetevi dunque: cosa mi piace veramente? Cosa farei se non avessi il problema di dover guadagnare e potessi davvero seguire il mio cuore in completa libertà? 2. In cosa sei bravo? Questa potrebbe essere la domanda chiave per tirare fuori la propria vocazione. Per molti, la risposta può essere la stessa della prima domanda ma per altrettanti non lo è. Si tratta di una questione più pratica e meno emotiva, perché tutti sappiamo, almeno in parte, per cosa siamo portati. Passione e talento non sempre coincidono: potremmo ad esempio voler essere un attore perché magari questa è la nostra passione ma ci troviamo spinti ad essere invece un organizzatore di spettacoli perché è ciò che facciamo meglio. Questa è la nostra vocazione. 3. Cosa vuole il mondo da te? Questa è probabilmente la domanda più difficile. In sostanza si tratta di capire qual è la vera missione o compito che abbiamo sulla terra. Quel qualcosa utile non solo a noi stessi per evolvere ma che aiuterà anche gli altri e il pianeta stesso a diventare un posto migliore. 4. Con cosa puoi procurarti da vivere? Qual è la tua professione? L’ultima domanda è la più pratica e anche abbastanza semplice perché tutti (o quasi) ad un certo punto della propria vita hanno dovuto lavorare per potersi procurare i soldi necessari a vivere. Naturalmente le risposte a queste domande possono sovrapporsi ma possono essere anche molto diverse quindi è necessario trovare un equilibrio tra tutte le cose anche se non è sempre facile ad esempio seguire la propria passione e allo stesso tempo procurarsi del denaro con qualcosa in cui si è realmente bravi. Anche seguire la propria missione ma non essere in grado di contribuire alle spese della propria famiglia o al contrario avere molti soldi ma sentirsi insoddisfatti in quanto a passioni e aspirazioni, sono strade che non funzionano e non portano a raggiungere l’ikigai. Ho cercato di pensare a quale età avrei dovuto pormi queste domande, forse se me le fossi poste in tempo avrei fatto scelte diverse, ma, come si dice, ormai è tardi !! La cosa che mi ha consolato è rendermi comunque conto che mi sono sempre alzata volentieri la mattina felice di affrontare gli impegni di quella nuova giornata e quindi forse non tutto è stato sbagliato..!!!