Del suo autore (Janusz Korcak) ne avevo già parlato precedentemente, è senza dubbio una figura dalle mille sfaccettature. Medico, scrittore, militante sociale, intellettuale e soprattutto pedagogo, nato nel 1878 a Varsavia, suo nonno era medico, suo padre avvocato, lui scelse la strada del nonno e intraprese gli studi di medicina. Ben nota è la sua figura tra i pedagogisti grazie alla sua costante attenzione all’infanzia: dal 1912, assieme a Stefania Wilczyńska diresse la Casa degli Orfani, l’orfanotrofio ebraico di Varsavia; dal 1919 iniziò a collaborare con Maria Falska, con la quale organizzò l’orfanotrofio - La Nostra Casa - destinato all’accoglienza dei bambini polacchi. In entrambe le strutture i bambini erano attivamente coinvolti nell’organizzazione della loro vita (gestendo anche un giornale e un vero e proprio tribunale). La mattina del 5 agosto 1942 Korczak fu deportato nel campo di sterminio di Treblinka insieme a tutti gli ospiti della Casa degli Orfani; riconosciuto dagli ufficiali nemici venne trattenuto (era una personalità nota), ma si rifiutò di abbandonare i suoi bambini.
Tra i tantissimi testi pedagogici e di narrativa, ha scritto anche racconti e fiabe, quella di cui parlerò ha come titolo Re Matteuccio I – Il re bambino. Ci sono alcuni tesori preziosi, libri pubblicati nel passato, introvabili nei testi originali se non in qualche biblioteca, ma a volte rivivono in edizioni riviste e illustrate per i bambini. Il libro narra la storia di un bambino che diventa Re prima del previsto e contro la sua volontà e che pian piano si riconosce in questo ruolo perché vede nella prematura ascesa al trono uno strumento di riscatto sociale a favore dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati, dei cui bisogni e diritti intende farsi portavoce. All’interno della storia di Re Matteuccio I, un bambino che, dopo la morte del padre, si ritrova a essere re prima del tempo e, dopo un primo momento in cui il governo è nelle mani dei ministri, prende sempre maggiore consapevolezza del suo ruolo, diventando un re riformatore e tentando di parificare i diritti degli adulti e dei bambini. Matteuccio scoprirà che non sempre i suoi ordini hanno gli effetti sperati e che, in effetti, ancora non conosce tante cose e non può fare a meno di affidarsi anche agli adulti. Ma Re Matteuccio mette in atto il pensiero del suo autore: “I bambini non sono più sciocchi degli adulti, hanno solo meno esperienza”. Altro messaggio importante è “Il Re non è semplicemente colui che porta la corona, ma colui che è degno di portarla perché è in grado di garantire la felicità al suo popolo” ci scrive Korczak per bocca del protagonista principale del suo romanzo. Ed è a partire da questa consapevolezza che Re Matteuccio comincia ad avviare riforme nel rispetto dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, con particolare riferimento ai bambini. Questo romanzo di Korczak è un inno al potere di trasformazione del mondo e al rinnovamento dell’umanità attraverso l’unione e la solidarietà, che i bambini ancora conservano e coltivano per la finezza dei sentimenti. Un libro pensato solo per i bambini, con testi semplificati e rivisti, illustrazioni che danno all’immagine un potere formativo di alto livello. Per dar forma al suggerimento con cui l’autore apre la versione integrale del suo romanzo: “gli adulti non dovrebbero leggere il mio romanzo perché alcuni capitoli non sono stati scritti per loro, per cui non ne capirebbero il senso e ne riderebbero. Però se vogliono leggerlo ci provino pure. Agli adulti non si può proibire qualcosa perché non obbedirebbero. E chi si permetterebbe mai di farlo?”. Qualche riga della storia: […] Rientrato a Palazzo, Matteuccio predispone un piano che al mattino seguente presentò ai Ministri. L’esperienza al fronte gli aveva insegnato che anche i bambini sanno prendere decisioni importanti e che se non lo fanno è solo perché gli adulti non li aiutano a diventare autonomi e responsabili. Fu così che decise che da quel momento in poi i Ministri si sarebbero occupati degli adulti, mentre lui sarebbe stato il Re dei bambini […]