“Non giudicare una persona dalla faccia”
«Ognuno dovrebbe ricevere una standing ovation almeno una volta nella vita, perché tutti "vinciamo il mondo".Auggie»
(R. J. Palacio,Wonder, Appendice)
Wonder è il romanzo d'esordio di Raquel Jaramillo, pubblicato nel 2012 (Giunti editore) sotto lo pseudonimo di R. J. Palacio (1) e uscito in Italia nel 2013. È risultato finalista al Premio Andersen 2014.
Il romanzo è ambientato a North River Heights, nel quartiere di Manhattan dove ci sono la casa e la scuola frequentata da August, Il protagonista soprannominato Auggie dove vive con la sua famiglia e la cagnolina Daisy.
È un bambino intelligente, sensibile, divertente e coraggioso, nato con una tremenda deformazione facciale, la sindrome di Treacher-Collins, si trova ad affrontare con coraggio il mondo della scuola, dopo anni di protezione da parte della sua famiglia.
August, a causa della sua malattia, ha trascorso molto tempo in ospedale e la mamma lo ha fatto studiare in casa, quando arriva il momento di iniziare la prima media i suoi genitori decidono di fargli frequentare una scuola pubblica, la Beecher Prep School. Il primo giorno di scuola Auggie ha paura, si chiede, come sarà accettato dai compagni, dagli insegnanti, Quel giorno, Auggie si accorge che tanti lo fissano e bisbigliano fra loro, in classe nessuno vuole sedersi vicino a lui e quando la professoressa chiede ai ragazzi di raccontare qualcosa di sé, Auggie racconta di essere un grande appassionato di Star Wars, con la sua spiccata fantasia paragona la sua vita a quella dei personaggi della famosa Saga, i suoi idoli.
Un compagno, Julian, lo umilia, lo deride ma Auggie non reagisce, decide di essere gentile, mette in partica l’insegnamento che ha ricevuto dal Dr. Wayne W. Dyer, uno psicoterapeuta americano: “Se devi scegliere fra avere ragione e essere gentile, scegli sempre di essere gentile”.
Durante la pausa per il pranzo, solo una ragazzina di nome Summer si siede vicino a lui, mentre gli altri lo guardano disgustati per il suo modo di mangiare.
Quando Auggie torna a casa si mette a piangere e chiede alla mamma perché deve essere così brutto...
Auggie si presenta così nell’incipit del romanzo:
[…] So di non essere un normale ragazzino di dieci anni. Sì, insomma, faccio cose normali, naturalmente. Mangio il gelato. Vado in bicicletta. Gioco a palla. Ho l’Xbox. E cose come queste fanno di me una persona normale. Suppongo. E io mi sento normale. Voglio dire dentro. Ma so anche che i ragazzini normali non fanno scappare via gli altri ragazzini normali fra urla e strepiti ai giardini. E so che la gente non li fissa a bocca aperta ovunque vadano. Se trovassi una lampada magica e potessi esprimere un desiderio, vorrei avere una faccia così normale da passare inosservato. Vorrei camminare per strada senza che la gente, subito dopo avermi visto, si volti dall’altra parte. E sono arrivato a questa conclusione: l’unica ragione per cui non sono normale è perché nessuno mi considera normale. Ma in un certo senso posso dire che ormai mi sono abituato al mio aspetto fisico. So come fingere di non notare la faccia che fa la gente. Siamo diventati tutti abbastanza bravi, in questo genere di cose: io, mamma, papà e Via. Anzi, no, mi rimangio la parola: Via non è affatto brava. Si irrita parecchio quando qualcuno fa lo scemo con me. Come quella volta ai giardini, quando dei ragazzi più grandi si sono messi a fare dei versi. Per la verità non so nemmeno bene cosa dicessero, perché non li ho sentiti, ma Via sì, e ha cominciato a gridargli dietro di tutto. È fatta così, lei. Io no. Via non mi considera normale. Lei dice di sì, ma se fossi normale non avrebbe tutto questo bisogno di proteggermi. Nemmeno mamma e papà mi considerano normale. Credo che l’unica persona al mondo che capisce quanto sono normale sono io. Mi chiamo August, per inciso. Non mi dilungo a descrivere il mio aspetto. Tanto, qualunque cosa stiate pensando, probabilmente è molto peggio.[..]
"Wonder" è un romanzo che porta all’attenzione una tematica difficile, quella della diversità fisica, affrontata con estrema delicatezza e con un linguaggio, consono al mondo degli adolescenti.
Il protagonista sfortunato ma tenace, ha una famiglia meravigliosa, e amici veri che lo aiuteranno, proprio grazie alla sua gentilezza con la quale si confronta con le persone intorno a sé.
Un bel libro per ragazzi ma anche per adulti, è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.
Per oltre 55 settimane è rimasto nella classifica bestseller del New York Times.
Questa storia ha ispirato anche un bel film, uscito nel 2017 diretto da Stephen Chbosky, con protagonisti Jacob Tremblay, Julia Roberts e Owen Wilson, il quale riprende abbastanza fedelmente la trama del romanzo, e ci permette ulteriormente di riflettere sulla diversità, dell’inclusione, della paura e della diffidenza verso chi è diverso. È un film che ci aiuta a penetrare il concetto di empatia e quello di amicizia, che ci permette di guardare ai sentimenti umani in modo davvero singolare. In un mondo sempre meno tollerante verso la diversità, in cui è lo stesso concetto di integrazione ad esser messo in dubbio.
I personaggi oltre ad August sono:
- Olivia "Via" Pullman: sorella quindicenne di Auggie figura estremamente positiva: con piccoli gesti di affetto riesce sempre a sollevare l'umore del fratello
- Nate e Isabel Pullman: genitori di Olivia e August. Incarnano il prototipo della coppia modello e dei genitori perfetti. Hanno amato incondizionatamente Auggie fin dal primo istante e lo hanno protetto dal mondo esterno per anni, affrontando insieme ogni avversità ed ogni ostacolo che Auggie incontrerà nel suo nuovo percorso di vita.
- Summer Dawson: compagna di scuola di Auggie. La prima ragazza che riesce a vedere ben oltre il viso di Auggie, arrivando fin da subito dento la sua anima.
- Jack Will: compagno di banco Sebbene inizialmente si sia avvicinato ad August solo perché richiesto dal preside, con il tempo riuscirà ad andare ben oltre all'aspetto fisico, imparando ad apprezzare il vero Auggie.
- Julian Albans: il principale antagonista nella vita di Auggie. Julian è un ragazzino prepotente e cattivo, che racchiude in sé una grande insicurezza.
- Charlotte Cody: una delle bambine più brave della scuola, che fa amicizia con Auggie solo per non disobbedire agli ordini del preside Kiap.
- Justin: fidanzato di Via. Dopo un breve tentennamento iniziale, riuscirà ad accettare Auggie, aiutandolo in diverse occasioni.
- Miranda: una delle migliori amiche di Via. Conosce Auggie da quando è nato e lo considera come il suo fratellino.
Da un'intervista rilasciata al The Telegraph l'autrice racconta come è nata l’idea di Wonder:
“ Un giorno ero seduta su una panchina con i miei due figli e ho visto passare una bambina che aveva evidentemente la sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che colpisce le fattezze di una persona lasciando inalterato tutto il resto. Ciò che mi ha colpito non è stata la ragazzina, ma la mia reazione: sono stata presa dal panico, temevo che mio figlio di tre anni vedendola avrebbe reagito urlando, come aveva fatto alla festa di Halloween. Mi sono alzata di scatto, come punta da una vespa, ho chiamato l’altro figlio e mi sono allontanata di corsa. Alle mie spalle ho sentito la madre della ragazzina che, con voce molto calma, diceva: “ Forse è ora di tornare a casa”. Mi sono sentita un verme e non sono riuscita a dimenticare questa esperienza”
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Nota
(1) R. J. Palacio
Nata nel 1964, ha lavorato per vent’anni in editoria come grafica e art director. Palacio è il suo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane.
Il suo primo romanzo Wonder è immediatamente balzato in cima alle classifiche dei best-seller mondiali. Su insistenza dei fan ha già scritto altri tre capitoli della storia di Auggie: Il libro di Julian, il libro di Cristopher e il libro di Charlotte.
Vive a New York con il marito, due figli e due cani.