Protagonisti del '900

Protagonisti del '900

 

Cornelia Lombardo- Assistente sociale,  Pensionata Servizio sociale Azienda Olivetti

altCome arrivò a lavorare alla fabbrica Olivetti di Ivrea?

Appena terminato nel 1949 il corso di studi presso la scuola di “Servizio sociale di Torino” e, dopo un tirocinio svolto con una borsa di studio della suddetta scuola in alcune importanti fabbriche piemontesi, dovetti cercare subito un lavoro per la morte improvvisa di mio padre. Risposi ad un’inserzione sul gironale La Stampa in cui da parte di un’azienda non ben identificata si cercava una segretaria d’azienda.

Mirella Antonione Casale, insegnante e volontaria ANFFAS

altTra i protagonisti italiani credo che lei occupi un posto tra coloro che hanno profuso solidarietà e impegno, pur non essendo tra i nomi che tutti ricordano. Quali sono stati gli eventi e i momenti che hanno caratterizzato la sua vita e che ancora oggi sono presenti?

Prima di rispondere alle domande dell’intervista penso sia opportuno ricordare alcuni episodi, ben presenti nella mia memoria che m’indussero a riflettere, già da bambina poi da adolescente, sulla necessità della solidarietà, della difesa del debole, senza usare la violenza) e l’autocontrollo. E venne presto anche la scelta del mio futuro lavoro e l’amore per l’arte. Dalle esperienze e dagli episodi citati si può capire come hanno iniziato a caratterizzare la mia vita.

Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea

altLei fu vescovo di Ivrea per 27 anni, dal 1966 al 1999. Ha vissuto,  a fianco dei suoi fedeli, la storia anche travagliata di una città, che condivise il sogno di Adriano Olivetti e le successive crisi industriali e occupazionali cercando una nuova identità.

 

Franco Ferrarotti-sociologo e protagonista dell'esperienza di Adriano Olivetti

altI suoi studi, le sue “curiosità intellettuali”, le sue pubblicazioni spaziano dalla filosofia alla sociologia, dallo spazio abitato, all’arte e alla musica, dalla laicità al sacro. Questo è il suo profilo odierno, consolidato anche dai media. Quanto questa sua poliedricità deriva dall’esperienza a fianco di Adriano Olivetti e come ce la può sintetizzare, per chi oggi il nome Olivetti ricorda a mala pena le macchine per scrivere e i primi computer?

 

Giorgio Nebbia, ambientalista.

altScorrendo la sua biografia e bibliografia sembra che il tempo non sia passato. I suoi interessi e i titoli dei suoi libri, di 20/30 e anche 40 anni fa, sono del tutto attuali: le applicazioni dell’energia solare, lo sviluppo sostenibile, lo spreco dell’acqua, la società dei rifiuti. So che lei non vuole essere considerato un antesignano, ci spieghi allora quali furono allora le sue riflessioni iniziali e cosa la spinse a mettere sempre in connessione ambiente, natura, territorio, ma anche le merci, il lavoro e gli individui, che vorrei sintetizzare in quel suo titolo “Produzione di merci a mezzo di natura”, parafrasando l’opera fondamentale dell’economista Piero Sraffa “Produzione di merci a mezzo di merci?

Forse perché in tutta la vita mi sono sempre occupato della stessa cosa: i rapporti fra la tecnica, la produzione delle cose, e i bisogni umani.

Mario Lodi- maestro, educatore, scrittore.

altDue generazioni di italiani, figli e genitori, negli anni 60/70 e anche successivamente sono cresciuti con l’idea di scuola del maestro Mario Lodi (a lato nella foto nel giorno del suoi 90 anni) e con le favole di Gianni Rodari. Quando ha avuto consapevolezza  della “rivoluzione scolastica” che aveva avviato?

Mi sono diplomato maestro nello stesso anno in cui l'Italia entrava in guerra: il 1940. 

Renato Zangheri - storico,politico, ex sindaco di Bologna.

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E’ una domanda a 360 gradi rivolta allo storico, al politico e all’amministratore: come sta vivendo questa realtà sociale e politica, con le sue tre diverse chiavi di lettura?

Sono chiavi di lettura diverse, ma fino ad un certo punto, oltre il quale si incontrano e si intrecciano le linee aprendo nuovi campi di indagine.  La realtà è in grande movimento e trasformazione, si tratta di interpretarla correttamente, al di fuori degli schemi, e in questo compito sarà decisivo il contributo dei giovani sul terreno pratico e  su quello teorico, nella riflessione e nella concretezza della vita. Al tempo della globalizzazione in questo processo di comparazione e di convergenza delle conoscenze non c’è nulla di inevitabile e di scontato.

Francesco Berti Arnoaldi Veli- avvocato, partigiano, antifascista
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Come presenterebbe e riassumerebbe la sua vita come cittadino, come giurista e  uomo di lettere, appartenente da generazioni alla Bologna colta e borghese come la racconta una sua biografia? Come incontra, ancora molto giovane, la Resistenza e la  Guerra partigiana?