26 dicembre 2015
In questi ultimi giorni mia madre ha iniziato a parlare sempre più spesso di avvenimenti che hanno quasi la mia età. Io, che non li conosco, li trascrivo velocemente su una vecchia Moleskine e, ogni tanto, guardo mio padre per chiedere conferma su qualcosa che non mi convince del tutto. Scrivo di fretta e salto alcune pagine su cui la mia calligrafia ha segnato appunti indecifrabili, pensando che nella sua testa succeda una cosa simile: vecchi ricordi frettolosi che ne seguono altri indecifrabili, a volte strappati a metà.
Sebastiano, da quando è stato diagnosticato l’alzheimer di Lucia, si è preso cura di lei, da solo, sopportandone gli sbalzi d’umore e le prime lievi dimenticanze. A volte, però, le continue domande di Lucia lo spazientiscono e finisce che le risponde male. Così, a sua volta, lei replica e vanno avanti fin quando uno dei due non decide di lasciar perdere.
In questi giorni le cose vanno meglio. Lucia è felice del mio ritorno a casa e, così, la sua attenzione e le sue domande sono tutte indirizzate a me.
Ogni tanto, come se tutto fosse normale, racconta alcuni episodi della sua vita. A vederla oggi, nulla fa presagire il crollo che ci sarà dopo il ricovero di mio padre, fra poco più di tre mesi. A vederla oggi, nessuno potrebbe pensare che mia madre sia malata di alzheimer.
Mentre porto a tavola il caffè insieme a delle piparelle siciliane, Lucia ha appena finito di parlare al telefono con una vecchia amica e sta ancora sorridendo. Poi, facendo finta di nulla, si avvicina a mio padre, gli fa il solletico sul fianco e ride, mentre lui salta dalla sedia e impreca una, due volte.
L: «Sebastiano, ma ti ricordi che Elena mi aveva consegnato la tua lettera?»
S: «Certo che me lo ricordo, l’ho scritta.»
Mia madre diventa tutta seria e poi si gira verso di me.
L: «Tu non lo sai ma Elena faceva la ruffiana con me e con tuo padre.»
M: «In che senso?»
L: «Nel senso che faceva la ruffiana.»
M: «Cioè?»
L: «Ma cos’è, non capisci? Faceva la ruffiana.»
M: «Ah, la ruffiana» dico io, senza aver ancora inteso il senso.
L: «Eh, la ruffiana. Mi consegnava le lettere che tuo padre scriveva per me.»
M: «Ma dai, ti scriveva delle lettere?»
L: «Certo. Non lo sapevi?»
M: «No, non avete mai detto nulla.»
L: «Scriveva belle lettere d’amore ma io non gli rispondevo nemmeno.»
M: «Ma le avete ancora quelle lettere?»
L: «No, mi sa che sono state buttate parecchi anni fa.»
M: «Ma no, perché?»
S: «No, che buttate! Mi sembra che si sono perse durante qualche trasloco» replica mio padre, anche se con poca convinzione.
M: «Vastià, e che le scrivevi?»
S: «Fattelo dire da lei.»
L: «Ma sai che non me lo ricordo?»
M: «Come non te lo ricordi?»
L: «È che all’epoca, onestamente, non ricordavo nemmeno che tuo padre fosse capace di scrivere.»
Ridiamo e finiamo di bere il caffè. Poi Sebastiano si siede sulla poltrona mentre Lucia finisce di lavare i piatti e viene a sedersi accanto a me, a sfogliare una rivista. Dopo qualche minuto, alza gli occhi verso di lui e riprende.
L: «Vastià, ma tu ti ricordi la prima lettera che mi hai scritto?»
S: «Scrivevo a tante, ora faccio un po’ di fatica a ricordare bene la tua.»
L: «Sto buffone. Ma sai che non mi ricordo proprio cosa c’era scritto?», risponde Lucia sorridendo.
S: «Ti chiedevo di vederci da soli dietro ‘a via nova.»
L: «Ah, è vero. Ma io ci sono venuta dietro la via nova?»
S: «No, non ti sei presentata.»
L: «E tu, che hai fatto?»
S: «Ti ho scritto un’altra lettera.»
L: «Sai che non mi ricordo nemmeno questa?»
S: «Lucia, però all’epoca le mie parole non te le scordavi.»
L: «Certo che no! Non sai quante risate mi facevo con Elena quando le leggevo le tue lettere.»
Lui la guarda, sorride e non risponde, fingendo indifferenza. Lei, dopo pochi minuti, chiede di nuovo informazioni su quella lettera.
L: «Vastià, ma ti ricordi la prima lettera che mi hai scritto?»
S: «Ricordo solo che era meglio non scriverla», dice.
Ma poi sorride, col suo modo di fare, e gliela racconta. Per altre tre volte in un’ora e mezza.
© Marco Annicchiarico
12 gennaio 2017
Questa mattina sono morto due volte, una in meno di mio padre. Lucia, quando lo racconta, soffre come se fosse accaduto davvero; l’unica cosa che riesco a fare, in questi momenti, è distrarla, cercando di cambiare argomento. Rivivere il lutto, infatti, non è una cosa che l’aiuta a stare meglio, anzi.
La prima volta racconta che, prima di andarmene via per sempre, ho lasciato il letto sfatto e la camera in disordine, un po’ come capita in questi giorni; non si sa bene come sia successo, ma mia madre ha sentito dire dai vicini che sono finito sotto a una macchina, investito in pieno centro.
La seconda volta, addirittura, sembra che sia andato via di casa in piena notte, senza nemmeno salutarla. Lei, al risveglio, dopo aver appreso dal telegiornale della mia scomparsa, ha pianto seduta sul letto perché non era riuscita a salutarmi per l’ultima volta.
Lucia, però, non ha mai assistito al mio funerale. Dice che avrebbe sofferto troppo e, così, nei giorni successivi si è fatta raccontare tutto dagli altri parenti.
Tra l’altro non ha mai voluto svuotare il mio armadio e, visto che mi vuole bene, mi ha dato il permesso di poter usare i vestiti di Marco.
L: «Avete la stessa taglia e, alla fine, è come se fossi mio figlio anche tu.»
M: «Scusa, allora a questo punto ti posso chiamare mamma?»
Ci pensa e poi dice che va bene.
L: «Però fallo quando siamo da soli, altrimenti pensano che hai preso il posto di mio figlio. Sai, quelli sono gelosi.»
Sorrido, anche se è tutta la giornata che parla di me come se davvero non ci fossi più. Anche oggi, seguendo le indicazioni della terapista occupazionale, cerchiamo di fare con Lucia un po’ di “stimolazione cognitiva”. Questo tipo di intervento aiuta a rallentare il decorso della malattia e si può fare chiedendo al malato di svolgere un’attività che ha sempre amato e che quindi risulti piacevole, in grado di fornirgli un riscontro positivo da parte di chi sta intorno. Così, ho chiesto a mia madre se poteva fare delle polpette al sugo; in questo modo, visto che la cucina è sempre stato il suo regno, lei mantiene attive le sue abilità residue e svolge un’attività importante che aumenta la sua autostima. La cucina è l’unico modo in cui riusciamo a coinvolgerla. Con l’avanzare della malattia, le polpette di mia madre assumono una forma sempre meno tonda e più ovale, diventando ogni volta più grandi. Proprio come le dimenticanze nella sua testa.
Poi, dopo aver messo anche l’ultima polpetta nella pentola, poco prima di togliersi il grembiule, con una voce malinconica si guarda intorno e sussurra “a Marco le mie polpette ci piacevano molto“.
Così, un po’ per gioco e un po’ perché parlare di me la rende tranquilla e quasi la diverte, inizio a chiedere se mi può parlare di questo Marco.
M: «Lucì, è possibile che ne parli sempre?»
L: «Sai, è che a lui volevo molto bene.»
M: «E perché?»
L: «Perché lui era sempre gentile e mi diceva tutto. E poi si faceva voler bene da tutti.»
M: «Ma dai! Possibile? Io sapevo che Marco aveva un brutto carattere.»
L: «Ma quale brutto carattere? Non era lui quello col brutto carattere! Gli volevano tutti bene al piccolo. E poi chiamava tutti i giorni, non come quegli altri.»
M: «Io sapevo diversamente.»
L: «Ma che sapevi tu, che sapevi? Sua nonna lo portava anche all’asilo. Sai, era così attaccato con la nonna e anche con me, era attaccato con tutti.»
M: «Ho anche sentito dire che fosse una persona cattiva, che fingeva di fare il buon samaritano per fregare gli altri.»
L: «Dai non dire cazzate», dice ridendo.
M: «Ma almeno era bello?»
L: «Sì. Perché non ho le fotografie se no ti facevo vedere. E poi era anche un bonaccione, più di tutti gli altri.»
M: «Quindi non era cattivo come dicono?»
L: «Ma no, chi te l’ha detto? Da chi l’hai sentito? Dal culo tuo l’hai sentito.»
Scoppiamo a ridere. Intanto Giorgia mi guarda, incuriosita da queste domande strane. Poi Lucia riprende:
L: «Marco era un bonaccione ma non te lo voglio dire io.»
M: «Eh, dici che non vuoi dirlo tu ma continui a farlo.»
L: «Se lo vuoi sapere, quando viene Linella te lo faccio dire da lei.»
M: «Lo conosceva anche Lina?»
L: «Te l’ho detto, lui si faceva voler bene da tutti. Pensa che con la nonna era lu meglio nipote, guai se lo toccavano.»
Squilla il telefono e Giorgia va a rispondere.
L: «Quando trovi a Linella ce lo chiedi. E se adesso è lei, te lo faccio dire subito, così capisci.»
Al telefono, invece, è una ex collega di mia madre; Giorgia le passa il telefono e Lucia inizia a raccontare che tutto va bene, che proprio oggi è rientrata dall’Irpinia, dov’è andata a trovare i suoi genitori.
L: “Sì, i miei! Adesso stanno bene, grazie a Dio. E i tuoi, invece, come stanno i tuoi?”
Intanto Giorgia, cercando di soddisfare la sua curiosità su queste mie domande, si avvicina e a bassa voce mi chiede perché gliele stia facendo.
G: «Fa parte della terapia?»
M: «No.»
G: «Ah, non serve per aiutarla a ricordare qualcosa o a stare più calma?»
M: «No, assolutamente.»
G: «E perché le hai fatto tutte queste domande su di te?»
M: «È solo che, anche se non ha la più pallida idea di chi sia, ogni tanto mi piace sentirle dire che mi vuole ancora bene.»
11 giugno 2017
Anche se non dice nulla, questa sera Lucia è un po’ agitata. Questo pomeriggio ha chiesto a più riprese dove fosse suo padre, dov’era andato, con chi si trovava e quando sarebbe tornato: «Perché torna, vero?». Prima di riuscire a farle cambiare discorso, ho cercato di rispondere (un’infinità di volte) restando sul vago il più possibile. Verso sera abbiamo iniziato a giocare a carte e poi abbiamo visto in televisione l’amichevole dell’Italia. È stata una sua richiesta, visto che a Lucia piace cantare l’inno della nazionale di calcio, nonostante ormai non ricordi più molte di quelle parole.
Poi, dopo averle fatto vincere una partita a scopa, usando regole inventate di sana pianta, come se tutto le si fosse finalmente svelato, ha iniziato: «Ma senti un po’, il papà mio non c’è più, no?»
M: «No, è morto parecchio tempo fa.»
L: «Eh, perché mi ricordavo che…», ma poi si ferma senza finire la frase. Restiamo entrambi in silenzio per qualche minuto e poi le chiedo se per caso non l’abbia sognato.
L: «Eh, sì. Pensavo anch’io, dico…», ma in realtà non dice altro. Visto che le sembrava plausibile il discorso del sogno, insisto, cercando di prevenire qualsiasi tipo di ragionamento che mi possa mettere in difficoltà.
Infatti, è già successo in passato che mia madre si svegliasse in piena notte e venisse da me per raccontare qualcosa di assurdo. Io rispondevo sempre che l’aveva sognato, le mettevo una mano sulla spalla, sorridevo, e le dicevo di stare tranquilla, che era stato solo un brutto sogno. Poi, quando sembrava convinta, la portavo a fare un giro della casa, per farle vedere che era tutto a posto e non c’era nessun altro. Così, mi sono detto, proviamo a sfruttare questa tattica.
M: «Lucia, magari è che adesso l’hai sognato.»
L: «Mentre stavo lì a guardare lu coso pensavo che steva qua.»
M: «E allora sì, probabilmente è perché l’hai sognato. A volte ti capita che lo sogni e…»
L: «Sì, perché ho pensato che l’avevo sentito…» mi interrompe subito.
M: «Per quello. A volte infatti capita che lo sogni e poi vieni da me a chiedere “ma dov’è, era qua”. Così ti dico “no guarda che l’hai sognato” e poi mi dici “ah sì, è vero è vero”.»
A questo punto Lucia cambia argomento e finge interesse per la Nazionale: «Allora, quanto stanno questi altri?»
M: «Vince l’Italia 2-0 ma è una brutta partita.»
L: «Ma tu adesso vai a letto o?»
M: «O.»
L: «Che poi papà mi parlava di quello là.»
M: «Di quello là chi?»
L: «Di quello che c’era a casa.»
M: «E chi è quello che era a casa?»
L: «Perché, tu non lo conoscevi?»
M: «Boh, non ho capito di chi parli. A te cosa veniva questo qua?»
L: «Niente, non era nessuno. Papà l’aveva fatto venire a casa.»
M: «E quindi è venuto per un po’ e poi se n’è andato via?»
L: «Nooo, è stato parecchio, parecchio tempo. E poi, chi lo sa, se n’è andato.»
M: «Ma io ero già qua o sono arrivato dopo?», chiedo cercando di capire di chi potrebbe parlare.
L: «No, tu sei arrivato dopo. E io dicevo… Caspita, non mi ricordo il nome.»
M: «Fa niente, tanto un nome vale l’altro. Quindi è stato a casa per un po’ quando c’era papà ma poi se n’è andato via senza dire nulla.»
L: «Eh, senza dire nulla se n’è andato.»
M: «Vabbè meglio così.»
L: «Dici?»
M: «Dico.»
L: «E perché se n’è andato?»
M: «Secondo me quello non ti poteva sopportare e allora se n’è andato via. Tu che dici?»
Lucia ride e chiede un biscotto per il caffè.
L: «Perché ti prendi lu coso mio?», chiede indicando il tovagliolo.
M: «Lo butto perché è tutto sporco.»
L: «Ma che sporco e sporco.»
M: «Vedi?», le dico mostrandoglielo aperto. «È tutto stropicciato e sporco di sugo.»
L: «Naa, il tuo culo è sporco.»
Scoppiamo a ridere. Si mangia il biscotto e, prima di finirlo, ne prende un altro dal sacchetto. Con la scusa di un’occasione mancata dalla Nazionale, la distraggo e nascondo il sacchetto. Fosse per lei, da quando è malata, sarebbe capace di mangiarsi tutti i biscotti, uno dietro l’altro. Nell’alzheimer, soprattutto nei casi di demenza fronto-temporale, spesso viene compromesso il senso di sazietà. Quindi si attraversa un periodo famelico che poi, come per tutti i tipi di demenza, svanisce lasciando il posto al problema opposto.
L: «Pensa che papà disse va che stronzo.»
M: «E perché?»
L: «Perché è stronzo. Dice è venuto in casa, gli abbiamo dato da mangiare, l’abbiamo trattato bene e lui se n’è andato. Stu strunz.»
M: «Quindi aveva assunto qualcuno che lavorava con lui all’epoca?»
L: «Sì, ma poi non ha chiamato più nessuno. Papà non si manteneva coi soldi, quello che doveva dare gli dava. Quando questo se n’è andato disse ma vafammocc, ora li fazzo io e me li piglio io li soldi e così non ha pigliato nessun altro. È stato quel periodo là che… lui lavorava. Dice caspita li paghi e c’erano quelli che non erano contenti.»
Non la interrompo e la lascio parlare. Molte delle cose che sta raccontando, che continua a ripetere per tre, quattro, cinque volte, non sono vere ma non puntualizzo nulla perché so già che non serve. Fingo di essere interessato per farle raccontare quello che ha in testa. Mi piace pensare che, se tira fuori tutte queste storie, da sotto quei ricordi inventati potrebbero riprendere ancora forma i suoi ricordi, quelli veri.
L: «Poi un altro ragazzo sempre di Zungoli stava con papà, con lui, mangiava e così…»
M: «Ma imparava il lavoro da falegname?»
L: «Eh qualcosa imparavano. Allora piglia e se n’è andato, se n’è andato senza dire niente. Papà disse vafammocc, non aggia piglia chiù nisciuno.» Ride.
L: «Diceva capisco se non li pago, non è che fanno le cose per niente sti guagliuoni, disse mo non devo pigliare più nessuno, me l’aggia fa io. Tu sai chi è?»
M: «Dici questo che lavorava da tuo padre?»
L: «Eh.»
M: «No, mi dispiace.»
L: «Mi viene la cosa di di… di rivederlo a questo qua.»
M: «Ma non sai chi è.»
L: «Non mi ricordo nemmeno come si chiama. Mi ricordo solamente che sono stati con papà a lavoro e poi all’ultimo se n’è andato. Teneva na mugliera, nu figlio eppure papà qualche cosa gliela dava, non è che lo faceva venire a gratis.»
Poi si gira a guardare il mobile. Lo accarezza e sorride. Forse, penso, crede che sia stato costruito da suo padre.
L: «Ah Signore. Mi piace che hanno messo questi cosi da qua – dice mia madre indicando gli sportelli dove sono i piatti -. Speriamo che mantienn. Chissà, se ci mettiamo sotto qualche cosa?»
M: «No, non serve.»
L: «Là sotto, guarda. Mantiene, dici?»
M: «Sì, stai tranquilla che questi mantengono. Poi lì dentro c’è solo qualche piatto, nulla di pesante.»
L: «Mica come a te.»
M: «In che senso?»
L: «Ca sì pesante.»
M: «Eh, è che ho preso tutto da mia madre.»
L: «No, caro, da me non hai preso niente.»
Sorrido. «Quindi sai a te cosa vengo?», chiedo un po’ stupito.
L: «Che domanda stupida, certo che lo so: siamo cugini. Ma t’hanno cresciuto i miei genitori perché nemmeno i tuoi ti sopportavano e t’hanno lasciato in mezzo alla chiazza. Possibile che non te lo ricordi?»
3 marzo 2018
«Uagliò, ja che mamma m’aspetta.»
Lucia accende la luce della camera pronunciando queste parole e mi sveglia in piena notte. Ha in mano un maglione verde riempito a mo’ di fagotto con dentro di tutto: calze, mutande, maglie e fazzoletti.
«E quello?», chiedo.
«Ho preso solo chello che me serve, le altre cose le lascio qui a te. Ma poi mi vieni a trovare?»
Guardo l’ora sul telefono: sono le due e mezza e lì per lì rimpiango di non essere come quei figli che passano a trovare la madre malata una volta ogni sei/sette mesi.
Lucia intima di sbrigarmi e allora mi rivesto, impreco (non in quest’ordine) e usciamo a -2°. Per fortuna non piove e non nevica.
Quando entriamo in ascensore, l’illuminazione proietta sul suo volto disperato una luce che mi ricorda i quadri di Caravaggio ma forse è solo il sonno. Le scatto una fotografia e lei rimane impassibile.
Mia madre conosce la strada, così mi guida. Io sbadiglio e impreco, in quest’ordine. Attraversiamo la strada e passiamo davanti a un kebabbaro che fuma appoggiato alla porta del suo locale. Lucia racconta che la madre di quello lì passava da sua madre per imparare a cucire. Lo saluta e lui risponde, sorridendo. Io sarei quasi tentato di fermarmi per prendere un kebab, ché è nervosa anche la mia fame, ma lei continua veloce ché fa freddo e ha anche un po’ di paura. Per strada, in effetti, incrociamo diverse facce poco raccomandabili. Arriviamo fin quasi ai giardini, quelli vicino alla casa in cui vivevamo in affitto quarant’anni fa e poi, complice il rosso di un semaforo, giriamo a destra per tornare indietro.
«Ma sei sicuro che è chesta la strada?»
«Sì, sì, la conosco bene», rispondo.
Anche questa nuova terapia si è rivelata inefficace, nonostante sia riuscita a durare due giorni in più rispetto alle altre.
«Chi la sente stanotte a mia madre?» chiede piena di angoscia. Io, mentalmente, mi faccio la stessa domanda.
Penso alle parole di Thich Nhat Hanh sul trasformare la sofferenza, sul respiro consapevole, ma non mi è di molto aiuto.
In questo momento riesco a pensare solo che, alla fine, un malato di alzheimer come mia madre è un problema a carico del caregiver, che mette in stand-by la propria vita e scompare dal mondo per un tempo indefinito, perdendo qualsiasi diritto tranne quello di voto.
Molti di noi caregiver restano abbandonati a se stessi, spesso lasciano il lavoro (e io faccio parte di questo 66% dei casi) e si dedicano all’assistenza della persona malata per una media che può arrivare a toccare le 18 ore al giorno.
Di recente mi è capitato di dire a una rappresentante dell’ASST (l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Milano) – cosa che non mi stancherò mai di ripetere – che secondo me sarebbe più logico (e utile) investire nella formazione dei caregiver, prepararli a quello che verrà. Lei ha risposto che non si può certo pensare di fare formazione “perché l’addestramento per questa malattia è difficile, perché si tratta di gestire qualcosa di diverso ogni volta. Ci si deve barcamenare a reagire e impostare una relazione, magari facendosi aiutare da gruppi di supporto psicologico/neurologico per avere un’interazione coi pazienti affetti da demenza”.
In tre parole: sono cazzi tuoi.
La settimana successiva, chissà se l’ha letto, i giornali hanno dato la notizia che in Giappone, entro la fine del prossimo anno, saranno formati e pronti a operare ben 8 milioni di caregiver, in modo da avere una struttura stabile e qualificata all’interno delle varie comunità locali per sostenere le persone affette da quella che è considerata la vera epidemia dei paesi sviluppati. L’addestramento per questa malattia sarà anche difficile ma, almeno, (altrove) c’è qualcuno che ci prova.
Il fatto è che, come diceva già tre anni fa il Professore Nicola Ferrara, “viviamo in uno Stato che ha preferito il fai-da-te: riconosce in maniera diffusa pensioni e indennità, ma lascia alle famiglie l’onere di gestire una malattia che toglie energia ogni giorno”.
Comincio quasi a incazzarmi, nel loop di questi pensieri, quando sento Lucia al mio fianco che inizia a singhiozzare e dire sottovoce «Non capisco più nulla». Così riporto la mia attenzione su di lei e le dico di stare tranquilla, che adesso stiamo per tornare a casa. Noto che in questo momento il suo passo è più lento e insicuro. Come il respiro. Una volta tornati in quella casa che non è la sua, restiamo seduti in cucina fino alle quattro. Guardiamo la televisione, leggiamo le ultime di Albano su una rivista. Provo persino a farla pitturare ma non le va e passiamo quasi mezz’ora in silenzio perché, qualunque cosa si dica, a lei viene da piangere e io non sono da meno. Non serve nemmeno la musica, né Renato Carosone né Massimo Ranieri. Faccio una tisana ma non la vuole. Non vuole nemmeno acqua o succo di frutta. Le vorrei dire di bere a canna il Talofen, che le fa bene, ma non credo che la neurologa sarebbe d’accordo, così mi rassegno.
Quando riesco a metterla a letto, biascica frasi del tutto incomprensibili: dice a ripetizione “coso”, aspettando una mia risposta, e io (proprio come mio padre) penso a ripetizione “che croce”, aspettando il suo sonno. Poi dice che è contenta che tra poche ore se ne va a casa e io spero che al risveglio possa non ricordare nulla, già sapendo che così non sarà.
Una volta a letto, in assenza di sonno, inizio ad ascoltare una registrazione in cui mio padre racconta di una Milano che non esiste più. Mi dico che ne verrebbe fuori un bel racconto ma, riflettendoci, non si parla di malattia, solo di vita e forse non c’entra nulla con questa rubrica. Ogni tanto interviene nei discorsi anche Lucia e penso a come sia diversa da quella che ho appena messo a letto.
Poi, quando riapro gli occhi alle otto e venti, me la ritrovo seduta accanto al letto, un maglione indossato al contrario e un paio di calze smagliate, senza gonna.
«Fa freddo», dice.
«Aspetta che ti aiuto a vestirti» dico un po’ stizzito, chiedendomi da quanto tempo sia lì, così.
«Poi, che facciamo? Andiamo a casa?»
«Non ti va di restare un po’ qui, insieme?»
«Sai come si dice? In casa sua uno fa chello ca’ vuole.»
Sorrido a lei e penso a Cristo e alla sua croce, poi vado a cercare i vestiti di Lucia. Ora la porto da Hug Milano, penso. Un abbraccio io, un abbraccio loro, e magari queste nubi scompariranno, almeno per un po’.
11 settembre 2018
Oggi è una giornata piuttosto particolare: in mattinata, infatti, in Tribunale ci sarà il giuramento dell’amministratore di sostegno esterno che, da oggi in poi, deciderà al posto dei figli cosa è meglio per Lucia. Per chi non lo sapesse, l’AdS esterno è un avvocato che viene nominato per evitare che “la conflittualità tra i membri della famiglia inibisca il corretto funzionamento della misura di tutela del malato”. Di solito viene richiesto da un familiare che contesta l’operato del caregiver: in questo caso, invece, l’ho richiesto io per tutelare, oltre a Lucia, anche me stesso. Ma questa è un’altra storia.
Nonostante mia madre di solito scenda dal letto almeno tre volte a notte e alle sei del mattino sia sveglia come se avesse dormito per un giorno intero, stamattina non ne vuole sapere di alzarsi. Io stesso, lo ammetto, ho fatto un po’ di fatica; ma il mio è sonno arretrato che si trascina da un bel pezzo.
L: «Ma mò ‘ndo aggia scì?»
M: «Andiamo a fare un giro e poi facciamo colazione fuori.»
L: «E vacci tu, io nun tengo voglia.»
Non insisto e la lascio stare ancora un po’ a letto. Dopo dieci minuti, però, ritorno all’attacco e questa volta le dico che dobbiamo prepararci perché ci aspettano in Comune. Si lamenta, impreca, protesta; allora le racconto, fingendo, che ci aspettano perché le devono dare dei soldi. Di fronte a questa prospettiva si alza e accetta di farsi cambiare da Giorgia, pur continuando a brontolare.
Prima di uscire sistema Cicciobello nel letto, appoggiandolo sul suo cuscino, e gli dice di aspettarla a casa tranquillo ché torna presto. Io, invece, lo guardo male e gli dico che se ci tiene al suo pon-pon bianco, deve venire con noi. Lui, a differenza di Lucia, mostra subito un sorriso di circostanza e mi segue senza lamentarsi.
Arriviamo in Tribunale con venti minuti di anticipo e, una volta davanti alla stanza, la T21, scopriamo che ci sarà parecchio da aspettare, visto che hanno un ritardo di quasi un’ora. Guardo Lucia e la vedo tutta sorridente insieme al piccolino. Nel corridoio, in attesa del nostro turno, mia madre avrà modo di spiegare più volte ai presenti come il suo bambolotto sia molto più bello di me, facendo scoppiare diverse risate, non mie.
«È bella, vero?»
«È bellissima», le risponde un avvocato sorridendo.
Esce anche il Giudice e, quando vede Lucia che parla e bacia Cicciobello, anche lei commenta alla sua assistente: “Guarda che dolce quella signora”. Io vorrei dirle che, se l’avesse vista questa mattina, sospetterebbe che ho usato la cannabis terapeutica per averle fatto cambiare l’umore in questo modo. Invece è tutto merito del “cinesino” col pon-pon.
Ogni tanto Lucia mi chiama e, per tenerla quieta, gioco un po’ con le sue orecchie oppure le dico qualcosa che la faccia ridere. Lei, coi suoi enormi occhi castano scuro, risponde con frasi senza senso come “l’altro ieri abbiamo fatto un po’ di spiazetto” oppure “andava di sopra che sono corda di te”.
Quando arriva il nostro turno, spingo la carrozzina davanti al Giudice Tutelare che risponde al nostro saluto con un “Ah, la bambolina me la ricordo! Questa è la signora carina di prima”. Io penso ancora che gliela farei tenere un pomeriggio intero, giusto per poterci confrontare la sera su quale possa essere l’aggettivo più adatto tra “carina” e “posseduta”.
GT: «…volendo assumere le funzioni di amministratore di sostegno di Lucia Raffa, nata a Zungoli… Dov’è che si trova Zungoli?»
M: «In provincia di Avellino.»
L: «Al mio paese.»
GT: «Al suo paese, signora?»
L: «Comunque è anche lui ma io sono nata.»
L’avvocato giura, io visualizzo nella mente il cordone ombelicale che unisce me e Lucia che piano piano inizia a staccarsi, e poi mi concentro sulle parole di un foglio di giornale che, in perfetto stile decoupage, è diventato l’esterno di un vaso per i fiori. Ma non ricordo se in quel vaso ci fossero o meno dei fiori, veri o finti. Usciamo e facciamo conoscenza con l’avvocato. Ci mettiamo d’accordo sulle cose da fare e, per la prima volta in questi due anni, mi sento più leggero. Anche se non cambierà nulla perché, quando Lucia inizierà a delirare, l’amministratore non sarà lì a darmi una mano, è come se mi scaricasse un po’ del peso che mi porto addosso.
Usciamo e chiedo a Lucia se preferisce tornare a casa o se vogliamo fare un giro in Duomo.
«E jamme in Duomo, ja’.»
Ogni tanto si lamenta per la guida troppo spericolata e penso a mio padre che, invece, mi chiedeva sempre se potevo spingere io la carrozzina “perché quella là – la badante – se ne frega se ce staje o meno ‘na buca“. Mia madre non passa da queste parti da molto tempo e, così, decido di fare un bel giro. Ci fermiamo sulla piazza e facciamo anche una foto, tutti e quattro, Cicciobello compreso, come fossimo dei turisti qualsiasi. Lungo la strada mia madre importuna piccioni, cagnolini e bambini che la guardano e le invidiano il piccolino che ha tra le mani. Poi, giunta l’ora di pranzo, prendiamo un taxi e rientriamo a casa.
Qui inizia un’altra giornata. Gli occhi di mia madre, infatti, in questo momento hanno perso il pieno del loro castano scuro e la retina è come se fosse annacquata sul bordo, come se – a nostra insaputa – stesse accadendo qualcosa nel suo campo visivo. Non ho la minima idea di come sia possibile ma, ogni volta che mia madre inizia a delirare, i suoi occhi castano scuro si “schiariscono”.
Il pomeriggio è un delirio dietro l’altro al punto che, mentre io sono fuori per ritirare dal mio amico Maurizio la cintura per la carrozzina, Giorgia deve chiedere aiuto al ragazzo del ristorante cinese sotto casa perché mia madre inizia a gridare e imprecare per strada.
Anche quando rientro, il delirio non accenna a diminuire. Per questo accendo la televisione e cerco le orchestre sui soliti canali; solo nel tardo pomeriggio trovo Canta Lombardia, la trasmissione con Sabrina Musiani. Qui eseguono, quasi una dietro l’altra, tre delle canzoni che più le piacciono: “Meglio sarebbe”, “La bella Gigogin” – che, a differenza di quello che ho sempre immaginato, ho scoperto essere un canto patriottico – e “Reginella Campagnola”; è così che in casa ritorna il buonumore. Lucia se ne resta per diversi minuti in piedi davanti al televisore e dirige i musicisti, accarezzando lo schermo, come a volerli accarezzare dal vivo uno per uno. Ne approfitto e inizio a preparare la cena.
L: «Sai – mi dice a un certo punto – questo lavorava con mio padre.»
M: «Davvero?», le chiedo.
L: «E allora no?»
M: «E che faceva?»
L: «Quello che serviva.»
Metto il piatto a tavola e mangiamo.
Le dico che domani torniamo a casa, anticipando la sua solita domanda (“uagliò, ma dopo che facciamo, torniamo a casa?”) e poi la metto a letto in fretta, prima che cambi idea. È stanca, come me, ha il volto tirato e fa molta fatica a parlare.
«Se hai bisogno, chiamami» le dico.
La saluto, le do un bacio sulla fronte, ed esco. In cucina, Cicciobello mi guarda sconsolato: ha già capito che questa notte gli toccherà dormire da solo nel porta-caramelle che c’è sulla credenza.
https://poetarumsilva.com/2017/11/15/caregiver-whisper/
http://www.alzheimer.it/carer.html
http://www.gruppoanchise.it/
Biografia
Lista articoli
- Le prime proposte di legge per l’assistenza socio-sanitaria ad anziani non autosufficienti- La ricerca del network internazionale “LCD reponses to COVID-19”- Nelle Marche Grusol chiede un cambio di prospettiva nei servizi 22 Aprile 2022 (Hits 2653)
- Garantire alle persone anziane e fragili diritto di accesso ai servizi, qualità dell’assistenza, competenze dei gestori, valutazione continua dei risultati 22 Aprile 2022 (Hits 1831)
- Fabio Ragaini-Dopo la pandemia cambiare prospettiva sul funzionamento dei servizi, la valutazione del bisogno, gli attori in campo 19 Aprile 2022 (Hits 1674)
- Elisabetta Notarnicola - “LTC responses to Covid-19”: analisi e confronti tra le soluzioni adottate nei diversi paesi. Il confronto sulle misure emanate in Italia 19 Aprile 2022 (Hits 2761)
- Un aggiornamento dedicato agli Operatori Socio Sanitari per oggi e per il futuro- Ridefinire ruolo, profilo professionale e formazione- Metodi e tecniche di counseling nella formazione degli OSS 30 Marzo 2022 (Hits 2399)
- Tecniche di counseling per comunicare meglio con utenti e caregiver 30 Marzo 2022 (Hits 2918)
- Ripensare ruolo e profilo professionale dell'OSS per i servizi del futuro 30 Marzo 2022 (Hits 2061)
- Federica Taddia- Tecniche di counseling per l'operatore socio-sanitario per confortare, sostenere, andare in aiuto dell'anziano, del famigliare e del collega 24 Marzo 2022 (Hits 1825)
- Predisposti Piani e norme per politiche sociali, non autosufficienza e assistenza per Governo e Parlamento- Violenza di genere sulle donne anziane- Buone pratiche di accoglienza al CD- Morire con dignità 24 Febbraio 2022 (Hits 1118)
- Politiche sociali, non autosufficienza e assistenza. Chi garantirà integrazione delle cure e tutela dei diritti degli anziani? 22 Febbraio 2022 (Hits 2648)
- La qualità dei servizi per gli anziani negli investimenti del PNRR- Fattori umani e pandemia- Buona assistenza nell’accoglienza- ASPHI, innovazione e tecnologie, esperienze e obiettivi- Ikigai e il senso della vita- Buoni film italiani con la TV smart 25 Gennaio 2022 (Hits 1350)
- Serve un confronto nazionale sulla qualità dell’assistenza agli anziani per accompagnare gli investimenti del PNRR 24 Gennaio 2022 (Hits 2712)
- La povertà digitale degli anziani- Nuovi bisogni e diritti per i “fragili” da tutelare- Il senso del limite - La vita nelle strutture residenziali con il COVID- Il tempo che scorre- Intervista semiseria a Babbo Natale 22 Dicembre 2021 (Hits 1389)
- La povertà digitale colpisce e isola gli anziani negando autonomia individuale e inclusione sociale 22 Dicembre 2021 (Hits 1392)
- Paolo Cendon- Crescono bisogni e nuovi diritti delle persone fragili da censire e tutelare 21 Dicembre 2021 (Hits 2168)
- Profilo professionale degli OSS e organizzazione del lavoro. L’anima politica del lavoro sociale. La formazione degli operatori sociali. L’esperienza di una RAA durante la pandemia. I diritti umani. Le difficili relazioni tra genitori e figli 22 Novembre 2021 (Hits 1256)
- La cura degli anziani non autosufficienti richiede un profilo nazionale degli OSS, formazione e un'organizzazione del lavoro flessibile 22 Novembre 2021 (Hits 1435)
- Roberto Camarlinghi 22 Novembre 2021 (Hits 1465)
- Roberto Camarlinghi-Il lavoro sociale è politico perché tratta una materia pubblica: i diritti delle persone 21 Novembre 2021 (Hits 1912)
- “Women’s brain project” per una medicina di genere e di precisione. Qualità assistenziale dopo la pandemia. Donne malate per forza. Storia di un ingresso in RSA. La musicoterapia. La formazione degli operatori. Come combattere l’ageismo. Festa dei nonni 23 Ottobre 2021 (Hits 0)
- Cosa ci ha insegnato la pandemia? da dove partire per migliorare la qualità degli interventi assistenziali nelle residenze e al domicilio? 23 Ottobre 2021 (Hits 1508)
- A.Santuccione e M.T. Ferretti - Women's Brain Project: capire come sesso e genere influenzino decorso delle patologie, diagnostica, farmaci e lo sviluppo di nuove tecnologie 18 Ottobre 2021 (Hits 2032)
- Giornata sull’Alzheimer. Serve un’azione a livello globale per sconfiggere demenze e pregiudizi che le accompagnano, per promuovere ricerca e innovazione. Storie di persone con demenza 18 Settembre 2021 (Hits 0)
- Combattere la demenza con programmi intersettoriali, superando pregiudizi, ritardi culturali e scientifici 17 Settembre 2021 (Hits 1675)
- Paola Barbarino- Solo un impegno a livello globale può sconfiggere la demenza e combattere stigma e discriminazione 16 Settembre 2021 (Hits 1576)
- "Una bambina senza testa": un percorso difficile per la diagnosi e la cura della demenza, ancor più se sei donna 06 Settembre 2021 (Hits 2962)
- Oltre il PNRR cercando qualità e partecipazione. Riflessioni e foto da Casa Morando. Il piacere del silenzio. Uno sguardo all'estero parlando di ageismo e di COVID in una casa in India per la cura delle persone con demenza 23 Luglio 2021 (Hits 1362)
- Come garantire qualità, flessibilità e personalizzazione nei servizi alle persone nell'era delle tecnologie? 21 Luglio 2021 (Hits 1687)
- Remo Siza - Il PNRR si ferma alle soglie del sociale, parlando ai tecnici e non coinvolgendo cittadini e associazioni 21 Luglio 2021 (Hits 1949)
- Ancora il PNRR al centro del dibattito, RSA da ripensare, diritti delle persone, la malasanità, le trasformazioni nella Residenza Morando, nuovo libro con Teresa Battaglia 24 Giugno 2021 (Hits 1)
- PNRR: un'idea di welfare per gli anziani che guarda al passato e si chiude al futuro 24 Giugno 2021 (Hits 1882)
- Luca Degani- Le RSA vanno ripensate con una programmazione nazionale per la non autosufficienza aggiornata ai bisogni della popolazione odierna sempre più vecchia 21 Giugno 2021 (Hits 2739)
- La commissaria Teresa Battaglia rivive il suo passato e si prepara a convivere con l'Alzheimer 21 Giugno 2021 (Hits 5990)
- Primi commenti sul PNRR, RSA e investimenti pubblici ridotti, come si muove il mondo per gli anziani, riprendere le cure dopo il Covid, libri, spettacoli, mostre con protagonisti persone fragili, un anziano racconta la sua vita in RSA 24 Maggio 2021 (Hits 1462)
- PNRR: un welfare poco coraggioso e troppo condizionato penalizza anziani e persone fragili 23 Maggio 2021 (Hits 2034)
- La cura ai tempi del COVID vista dai più fragili 17 Maggio 2021 (Hits 4682)
- Roberto Di Giulio- Risorse pubbliche insufficienti hanno imposto minimi dimensionali nelle RSA e ridotto la qualità del servizio 09 Maggio 2021 (Hits 1587)
- Integrazione e prevenzione, accessibilità e qualità dei servizi, comunicazione e informazione, demenza e coscienza di malattia, i danni della burocrazia medica, la solitudine nell’anno di COVID 21 Aprile 2021 (Hits 1439)
- Prevenzione, accessibilità, qualità delle cure per ritardare la non autosufficienza e fornire risposte adeguate 20 Aprile 2021 (Hits 1614)
- Giorgio Banchieri- ASIQuAS: l’integrazione è dimensione interdisciplinare, inter professionale, inter setting, inter livello e tra ospedalità e territorio 20 Aprile 2021 (Hits 2306)
- Le politiche per gli anziani dopo la pandemia, disabili e vecchi nelle strutture assistenziali, pregiudizi, disservizi e scarsi aiuti per le persone colpite da demenze, specie se giovani 26 Marzo 2021 (Hits 2775)
- Rughe: il mondo delle Case di riposo in un fumetto in cui s'intrecciano tristezza, compassione e un amaro umorismo 25 Marzo 2021 (Hits 2106)
- "Perso e ritrovato": "fermo immagine" su 24 storie di famigliari e persone con demenza che ricostruiscono nuovi rapporti 25 Marzo 2021 (Hits 2339)
- Prevenzione, rispetto dei diritti individuali, flessibilità nei servizi per un nuovo patto di inclusione sociale e assistenza per gli anziani 25 Marzo 2021 (Hits 1651)
- Andrea Fabbo-Nel nuovo welfare per gli anziani: prevenzione, invecchiamento attivo, contrasto alle condizioni che provocano disabilità 25 Marzo 2021 (Hits 1959)
- Medicina digitale, formazione all'uso della rete per gli anziani, le visite mediche affrettate, le restrizioni COVID in una struttura, ricordi di una lezione di democrazia, la speranza di un 8 marzo migliore e libri di Paolo Cendon e Ilaria Tuti 22 Febbraio 2021 (Hits 1434)
- "Luce della notte": Ilaria Tuti racconta una storia in una terra di confine 22 Febbraio 2021 (Hits 2437)
- Ina e la sua tenera storia d'amore con il professore che difende i più fragili 21 Febbraio 2021 (Hits 2003)
- L'Italia "digitale" deve coinvolgere e formare gli anziani all'uso delle tecnologie 19 Febbraio 2021 (Hits 1772)
- Intelligenza artificiale e medicina digitale. Un libro -guida per potersi orientare 19 Febbraio 2021 (Hits 1796)
- Giampaolo Collecchia- La medicina moduli la tecnologia per la salvaguardia dei valori umani 17 Febbraio 2021 (Hits 1881)
- Autodeterminazione, aver cura dei vecchi, prevenzione. Intelligenza artificiale e fine vita. Vaccinazioni e risorse, Rsa e Fondi UE e la Giornata della memoria 22 Gennaio 2021 (Hits 2124)
- Accompagnare alle frontiere della vita: un percorso educativo per lo stadio finale della nostra esistenza 22 Gennaio 2021 (Hits 2534)
- Perché ascolto e tenerezza fanno parte della cura 22 Gennaio 2021 (Hits 2399)
- Nicola Martinelli - La diagnosi e la valutazione sociale supporta la persona, coglie le fragilità e le risorse famigliari, costruisce la rete d'aiuto dei servizi 11 Gennaio 2021 (Hits 3537)
- Chi sono gli anziani di oggi? Esperienze e riflessioni sulla cura nelle RSA, prevenzione, stili di vita e cure non medicalizzate, l'irrisolto problema delle barriere architettoniche, la rilettura da adulti di ricordi d'infanzia e di fiabe 19 Dicembre 2020 (Hits 1715)
- Gli anziani ultra65enni sono quasi un quarto della popolazione. Chi li conosce? 18 Dicembre 2020 (Hits 1773)
- Vittorio Martinelli- L'energia degli anziani ha bisogno di nuove parole e nuove opportunità 11 Dicembre 2020 (Hits 2307)
- Guardare al futuro coinvolgendo gli anziani, traendo benefici dalle foreste e dalla natura, da nuovi stili di vita, con un medico giardiniere, cambiando la mappa mentale, resilienti come le canne al vento e come il barone Lamberto 24 Novembre 2020 (Hits 1770)
- Costruire un nuovo welfare coinvolgendo gli anziani e le loro rappresentanze 24 Novembre 2020 (Hits 1950)
- Sara Nardini: la terapia forestale aiuta sistema immunitario e prestazioni cognitive, abbassa ansia e depressione 21 Novembre 2020 (Hits 3273)
- Protocolli e prescrizioni per i gestori delle RSA, le "emozioni virali"dei medici all'esordio di Covid-19, la salute oltre il tampone, quando inizia una visita medica, l'omaggio a Gianni Rodari nel centenario della nascita 24 Ottobre 2020 (Hits 2243)
- "Emozioni virali. Le voci dei medici dalla pandemia"un libro per ricordare il passato per evitarlo in futuro 24 Ottobre 2020 (Hits 2042)
- Ripensare RSA e servizi socio-sanitari per assicurare residenzialità e domiciliarità agli anziani 23 Ottobre 2020 (Hits 2464)
- Vecchi, Alzheimer e Covid: progettare il futuro. Il metodo Montessori e gli anziani fragili. Storie di pandemia e il rapporto tra medico e paziente. Le nuove abitudini dopo la"clausura" Poi una storia di Fiori in famiglia ( Eva e Italo Calvino) 23 Settembre 2020 (Hits 1891)
- Demenze: cominciamo a parlare di dignità delle persone, di cure personalizzate, di ambienti idonei 22 Settembre 2020 (Hits 2141)
- Il metodo Montessori per migliorare benessere e autonomie degli anziani fragili 22 Settembre 2020 (Hits 4210)
- Federica Taddia: l'approccio attivo montessoriano mette l'anziano al centro della relazione e lo rende partecipe 12 Settembre 2020 (Hits 2373)
- Oltre il COVID, quale welfare per gli anziani, il ruolo di una comunità solidale, Alzheimer e mascherine, i giochi di nonni e bambini, il senso della cura e un racconto di un'amicizia al tempo del nazismo 22 Luglio 2020 (Hits 2133)
- Nel welfare del terzo millennio: progetti, azioni e servizi partono dal vecchio e dalla sua comunità di vita 22 Luglio 2020 (Hits 1923)
- E. R. Martini: la comunità può promuovere benessere sociale e individuale 21 Luglio 2020 (Hits 2668)
- I principi di un nuovo sistema di protezione sociale, diari dalle residenze di anziani in tempo di COVID 19, la faticosa ripresa delle attività culturali, la vita di Nino, l'Italia ultima nella difesa dei diritti degli anziani e le favole della nonna 24 Giugno 2020 (Hits 4106)
- "La salute si difende nella sanità pubblica" un manuale informativo e formativo di Nerina Dirindin 24 Giugno 2020 (Hits 12246)
- Oltre le RSA. Una rete di servizi flessibili, qualità della cura e coinvolgimento della comunità 23 Giugno 2020 (Hits 2331)
- Nerina Dirindin: uscire da un appiattimento senza progetti, ridiscutere il ruolo del sistema privato, potenziare il SSN unico tutore della salute della popolazione 23 Giugno 2020 (Hits 3257)
- "FIORE DI ROCCIA". Ilaria Tuti racconta l'impresa epica delle Portatrici carniche nella Grande Guerra 22 Giugno 2020 (Hits 5933)
- Proposte per un nuovo sistema di assistenza per i vecchi non autosufficienti, una bella storia a più voci di convivenza con l’Alzheimer, un commento “tecnico” ad una fiction, un futuro possibile per gli anziani e il ricordo di Gianni Rodari 22 Maggio 2020 (Hits 2829)
- È possibile un nuovo sistema assistenziale per i vecchi non autosufficienti: occorre cambiare indirizzi, percorsi e organizzazione 22 Maggio 2020 (Hits 2233)
- Un racconto autobiografico, dall'infanzia all'incontro con l'Alzheimer 20 Maggio 2020 (Hits 3256)
- Come combattere e ritardare l'Alzheimer 20 Maggio 2020 (Hits 4006)
- Gianni Zanotti: la scrittura e mia moglie le mie armi per combattere l'Alzheimer 20 Maggio 2020 (Hits 2897)
- Ancora COVID-19: i morti nelle RSA, il ricordo di Ivo Cilesi nel parlare dei morti nelle Case di riposo, la solidarietà, il lavoro degli OSS, il confinamento e “La peste” di Camus, un libro per bambini sull’amicizia. “Al domicilio la cura della cronicità 21 Aprile 2020 (Hits 3803)
- Le migliaia di vecchi morti nelle RSA e nelle Case di riposo rivendicano un nuovo progetto di assistenza residenziale 20 Aprile 2020 (Hits 2618)
- La cronicità è resilienza e adattamento. E il domicilio è il luogo della cura 08 Aprile 2020 (Hits 2697)
- Dagmar Rinnenburger: la cronicità, simbolo del successo della medicina vuole il territorio e la casa 08 Aprile 2020 (Hits 2660)
- COVID-19: i vecchi solo "vuoti a perdere" o pretesti di polemiche? Urge una riflessione a più voci 23 Marzo 2020 (Hits 2526)
- Riflessioni a più voci sui vecchi e l'epidemia di COVID-19: solitudine, iniziative sociali, rapporti con il medico, le incertezze del futuro. Linee guida per le comunità amiche delle persone con demenza 23 Marzo 2020 (Hits 3456)
- Andrea Fabbo: Le persone con demenza protagoniste delle attività delle Comunità amiche 17 Marzo 2020 (Hits 4489)
- Politiche sociali e indicatori demografici, dispositivi indossabili della medicina digitale, un omaggio al lavoro degli OSS, i progetti di Casa Morando, la ginnastica in acqua e una rilettura del Libro della Giungla 24 Febbraio 2020 (Hits 3434)
- Politiche sociali strabiche e datate 24 Febbraio 2020 (Hits 4797)
- In una società che invecchia competenze, buone pratiche diffuse, formazione degli operatori sociali e salvaguardia di anima e amicizie 24 Gennaio 2020 (Hits 3323)
- La società invecchia. Chi in Italia se ne fa carico, con quali competenze e ruoli decisionali? 24 Gennaio 2020 (Hits 2525)
- Trame: un libro per formare gli operatori della cura ad integrare nella medicina narrativa parole e gestualità corporea 22 Gennaio 2020 (Hits 2766)
- Walther Orsi: singoli cittadini e gruppi informali promuovono Buone pratiche sociali per una miglior qualità della vita 18 Gennaio 2020 (Hits 2605)
- Il treno dei bambini: la memoria corre tra la Napoli del dopoguerra e le famiglie accoglienti di Modena 21 Dicembre 2019 (Hits 3830)
- Solidarietà, responsabilità, memoria: le parole e gli atti che rendono onore a comunità, professionisti, singole persone 21 Dicembre 2019 (Hits 3402)
- Solidarietà e accoglienza: la forza delle donne nel dopoguerra per aiutare i bambini del Sud 17 Dicembre 2019 (Hits 3243)
- Viola Ardone- Il treno dei bambini: un romanzo da una storia vera 13 Dicembre 2019 (Hits 8673)
- La società invecchia: ripensare il modello di sviluppo, le città, la prevenzione, i servizi. Combattere le violenze contro le donne e i bambini, ricordando Gianni Rodari 22 Novembre 2019 (Hits 3257)
- Le città italiane non amano i vecchi...ma neppure i giovani 14 Novembre 2019 (Hits 2527)
- Il futuro non invecchia se si ripensa il modello sociale e di sviluppo: dalla crescita della quantità alla qualità della crescita 14 Novembre 2019 (Hits 2444)
- Forza/fragilità, fiducia, femminile, felicità per costruire un futuro che non invecchia 14 Novembre 2019 (Hits 2550)
- Ricerche e studi, diari ed esperienze di vita con le demenze, la vecchiaia, DAT e rispetto della volontà, poi il Gallo Sebastiano, donne e città del passato 23 Ottobre 2019 (Hits 3468)
- Un Piano per la non autosufficienza: quali i presupposti, quali i traguardi 22 Ottobre 2019 (Hits 3026)
- Giuseppe Fiorani: Dalla ricerca emergono i benefici economici, sociali e psicologici per anziani con demenza e famigliari dalla coabitazione in Ca’ nostra 21 Ottobre 2019 (Hits 3102)
- La lotta di Riccarda contro un nemico invisibile: combattere l'Alzheimer con amore, emozioni, strategie 17 Ottobre 2019 (Hits 3213)
- Alberto Cester, un principiante della vecchiaia 17 Ottobre 2019 (Hits 4207)
- La vita lunga delle donne, i suicidi di coppie anziane, i nonni di ieri e di oggi, un ricordo di Janusz Korczak, la legge sulle DAT e l’articolo 580 del CP, le conoscenze dei vecchi medici, gli anziani e l’economia 21 Settembre 2019 (Hits 4280)
- Troppi anziani scelgono la morte in una solitudine assordante 18 Settembre 2019 (Hits 3705)
- Avviso alle donne: entrare nella vecchiaia in punta di piedi, con la propria storia senza farsi invischiare dalla paura 15 Settembre 2019 (Hits 2926)
- Marina Piazza: libere di invecchiare, accettando fragilità e incertezze con spirito creativo, curiosità, ironia e..l' avventura della lentezza 11 Settembre 2019 (Hits 3465)
- Progetti, obiettivi incognite per il futuro dell'uomo- Libri e ricerche su longevità, conoscenza e cura. Poi le vacanze degli anziani e una Favola di Hesse e un libro di Mauriac 24 Agosto 2019 (Hits 3575)
- Quale filosofia per i professionisti della cura del terzo millennio? 24 Agosto 2019 (Hits 3253)
- LONGEVITÀ. Geroscienza, biotecnologie, intelligenza artificiale, finanza saranno gli artefici di una vita immortale? 22 Agosto 2019 (Hits 3706)
- Invecchiamento, ageismo costi, ma anche longevità, etica e società futura 22 Agosto 2019 (Hits 2708)
- Gli anziani protagonisti, il dialogo tra medico e paziente, una città amica delle persone con demenza. Poi una tosse sospetta, Erba respinge un'offesa all'antifascismo, le tragedie della strada, racconti di vita e una favola di Camilleri 24 Luglio 2019 (Hits 4871)
- Superare l'ageismo con gli anziani e le loro esigenze protagonisti dello sviluppo del paese 24 Luglio 2019 (Hits 3098)
- Silvana Quadrino: per dialogare serve fare le domande giuste e imparare a comunicare 21 Luglio 2019 (Hits 4518)
- Silvana Quadrino: Il dialogo, la cura (e le persone) nelle parole tra medico e paziente 15 Luglio 2019 (Hits 3606)
- Ravera, Tuti, Pitzorno libri di donne che parlano di donne: amori, lavoro, salute. Poi demenze in età lavorativa, l'essenza delle vita i sogni del Piccolo principe e le proposte di cohousing 25 Giugno 2019 (Hits 4099)
- Il commissario Battaglia e la ragazza con gli occhi di carta 25 Giugno 2019 (Hits 5542)
- Chi sono e cosa chiedono le "giovani anziane" ultra sessantenni italiane?Niente si sa 25 Giugno 2019 (Hits 3526)
- La "macchina da cucire": un sogno e un riscatto per tante donne 21 Giugno 2019 (Hits 3695)
- Torna il commissario Teresa Battaglia, con "Ninfa dormiente" 21 Giugno 2019 (Hits 12206)
- L'amore che dura, seguito di "Porci con le ali", o una storia dell'oggi?? 12 Giugno 2019 (Hits 3658)
- Lidia Ravera: un romanzo pop per un immaginario collettivo delle donne che invecchiano 12 Giugno 2019 (Hits 5122)
- Le priorità di Slow medicine, la sparizione di vecchi con demenza, la necessità di una rete di servizi. Poi commesse di 80 anni, elezioni europee e Gianburrasca. Come spiegare che la "Nonna dimentica? 22 Maggio 2019 (Hits 4087)
- Le mie priorità per la nuova Europa: salari e tasse uguali in tutti i paesi e superamento dell'unanimità per le decisioni 20 Maggio 2019 (Hits 3618)
- "Nonna dimentica": buffo, tenero e utile 17 Maggio 2019 (Hits 4350)
- Molteplicità di offerta, potenziamento della rete locale e welfare dei servizi: chi ne parla? 17 Maggio 2019 (Hits 2694)
- Il giornalino di Gian Burrasca: le avventure di un eroe scapestrato 16 Maggio 2019 (Hits 9350)
- Antonio Bonaldi: una medicina slow per riappropriarsi del tempo e evitare prestazioni inutili 25 Aprile 2019 (Hits 5036)
- In una società inclusiva e giusta tutelare la vulnerabilità di vecchi e vecchie: uso corretto di farmaci, differenza di genere, prevenzione delle demenze, cure palliative. Poi diversi modi di vivere la vecchiaia: Iris e la moda, UTE e favole 18 Aprile 2019 (Hits 15718)
- Ferdinando Schiavo: diffondere conoscenza e informazione su farmaci, demenze e differenza di genere nella cura dei vecchi 17 Aprile 2019 (Hits 3830)
- Costruire una società inclusiva e giusta per un terzo dei suoi cittadini: i vecchie e le vecchie 17 Aprile 2019 (Hits 2983)
- Evitare stress inutili alle persone con demenza. In un libro consigli e insegnamenti 15 Aprile 2019 (Hits 3374)
- Fragilità e complessità della cura, violenze e maltrattamenti sulle donne anziane, due libri sui diritti calpestati di Rosalie. Poi l’appello ai giovani vecchi, un libro di Rodari, la sfida di Madeleine e il racconto di una convalescenza 22 Marzo 2019 (Hits 4713)
- Diseguaglianze e maltrattamenti aumentano se la donna è vecchia 21 Marzo 2019 (Hits 2856)
- Stefano Ivis: Alla fragilità umana multifattoriale una risposta dalla medicina sistemica e di precisione 20 Marzo 2019 (Hits 4618)
- 2. Il marito Crispi con tante mogli, complicità e impunità 19 Marzo 2019 (Hits 4102)
- 1.Rosalie, garibaldina e moglie innamorata 19 Marzo 2019 (Hits 3467)
- I vecchi del futuro, agire contro maltrattamenti e abuso di farmaci. La diagnosi precoci di demenza, Progetti ed esperienze a Ponte San Nicolò (PD) e Sant'Alberto (RA). E poi l'amore in CdR e libri per bambini e adulti 22 Febbraio 2019 (Hits 6732)
- I vecchi dove li metto? 21 Febbraio 2019 (Hits 5580)
- Per una popolazione longeva: pedagogia dell'invecchiamento e domiciliarità Quali sono i fattori umani di un medico, un infortunio fa conoscere il NHS. Poi arriva Pinocchio 24 Gennaio 2019 (Hits 16133)
- Pedagogia dell'invecchiamento e programmi accorti, le risposte utili alla longevità degli italiani 24 Gennaio 2019 (Hits 4365)
- Salvatore Rao: La domiciliarità nodo cruciale di un’alleanza per prendersi cura dei non autosufficienti 23 Gennaio 2019 (Hits 3370)
- Anziani e disabilità, accreditamento e vigilanza dei servizi, poi la medicina del "medico condotto", l'età della vecchiaia e l'età delle favole, quelle russe stavolta 19 Dicembre 2018 (Hits 3814)
- Le case-famiglia iceberg di un sistema di valutazione e controllo dei servizi socioassistenziali da innovare 19 Dicembre 2018 (Hits 3708)
- La percezione della disabilità specchio della cultura della società 17 Dicembre 2018 (Hits 3633)
- Silvia Carraro: Soggettività, linguaggi, interdisciplinarietà per combattere le discriminazioni verso le persone con disabilità 14 Dicembre 2018 (Hits 4142)
- Interrogativi sulle risposte alla non autosufficienza e Le nonne dei "tortellanti"-La solitudine degli anziani e “L’altra demenza”. La “badante” di quartiere e una casalinga serata d’autunno- Il gioco delle parole e la donna nelle favole di Rodari 28 Novembre 2018 (Hits 3745)
- Contenitori e contenimenti sono la sola risposta alla non autosufficienza? 28 Novembre 2018 (Hits 3271)
- Ragazzi, tortellini e nonne 26 Novembre 2018 (Hits 6688)
- Bilanci, conferme e novità nel settembre Alzheimer, caregiver uomini (e figli),le piazze social, libri. Poi notizie dal mondo: Bill Gates e la ricerca, la caduta del ponte Morandi, iniziative culturali sulla Grande Guerra, il mito di Atalanta in Rodari 21 Ottobre 2018 (Hits 40316)
- Demenze e dintorni. Cosa cambia dentro e fuori la famiglia? Sentimenti e quotidianità 19 Ottobre 2018 (Hits 4082)
- I post di Marco 17 Ottobre 2018 (Hits 3845)
- Marco e Davide: a tu per tu con la madre e la sua demenza 17 Ottobre 2018 (Hits 6549)
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- "Infinito presente": il romanzo diventa diario 16 Ottobre 2018 (Hits 2930)
- "Perdutamente": una fiction su una storia vera 16 Ottobre 2018 (Hits 3144)
- Flavio Pagano: la fantasia è essenziale nella vita e ancor più nella malattia, parte integrante della realtà 15 Ottobre 2018 (Hits 3708)
- Flavio Pagano 15 Ottobre 2018 (Hits 5594)
- Settembre e le demenze: "Novilunio" e il sostegno alle persone con demenza, il contributo dell'arte cinematografica, un neurologo legge l'esperienza della cohousing , la "silver" economia, poi due libri di Annie Ernaux sulla madre e una favola nordica 21 Settembre 2018 (Hits 3796)
- Nell'attesa di cure risolutive, concentrarsi sulla persona con demenza e sulle sue potenzialità 20 Settembre 2018 (Hits 3372)
- Annie Ernaux racconta la madre, la donna, la vecchia con demenza 18 Settembre 2018 (Hits 5173)
- Marco Toscani: guidare il pubblico ad un confronto con sé stessi, perché anche la demenza rende più forti quelli che restano 18 Settembre 2018 (Hits 4486)
- Eloisa Stella ( ass.Novilunio): restituire dignità alla demenza e a chi la vive sulla propria pelle, per ridare un senso alla vita 18 Settembre 2018 (Hits 4881)
- Pietro Piersante 13 Settembre 2018 (Hits 7191)
- Perché parlare di diritti e quali le implicazioni. L'esperienza di un centro aggregativo di anziani, per gli anziani e la comunità. Un libro sui "modelli" di bambine nella narrativa di Gianni Rodari. Ultimo stralcio di "Diventare nonna" 23 Agosto 2018 (Hits 4288)
- Centro aggregativo "I Saggi". Anticipazioni sul programma 2018/2019 23 Agosto 2018 (Hits 7187)
- Dai "diritti in movimento" al welfare dei diritti 23 Agosto 2018 (Hits 3757)
- Un libro "giallo"e un'intervista all'autrice, Ilaria Tuti. La paura degli anziani della demenza. Si interrogano Silvana Quadrino e Laura Bert, Ferdinando Schiavo e Rosanna Vagge. Poi le "Case di Tiedoli",divagazioni estive, favole e "nonnitudine" 25 Luglio 2018 (Hits 5376)
- Combattere paura e stress negli anziani è la prima prevenzione contro l'insorgere delle demenze 25 Luglio 2018 (Hits 3991)
- Teresa Battaglia: una commissaria "inventata" con la bellezza della normalità con le sue paure e le sue sfide 10 Luglio 2018 (Hits 14343)
- Fiori sopra l'inferno. Un libro "giallo" con tanti protagonisti e tanti interrogativi 10 Luglio 2018 (Hits 4233)
- Diritti dei più fragili nell'intervista a Paolo Cendon, nel libro che ne tratta e nelle "Mille parole" Poi le nonne che raccontano favole, che reggono le sorti economiche della famiglia, che ricordano i loro esami di maturità 21 Giugno 2018 (Hits 4773)
- Diritti della persona, uguaglianze e tutele 21 Giugno 2018 (Hits 3884)
- I diritti di chi ha meno possibilità di reclamarli, i più fragili 19 Giugno 2018 (Hits 4108)
- Paolo Cendon: un debolologo impegnato per un "Movimento" dei diritti dei più fragili 19 Giugno 2018 (Hits 6454)
- NOTA INFORMATIVA SULLA PRIVACY 08 Giugno 2018 (Hits 39652)
- Longevità,domiciliarità e pedagogia: superare un paradigma solo assistenziale creando reti e legami tra i diversi protagonisti della cura per dare identità alla persona 24 Maggio 2018 (Hits 4349)
- La rete di cura per la non autosufficienza in un welfare di comunità. Poi consigli sulle diagnosi precoci e sull’educazione dei bambini, ricordi della vita dei nonni e dei primi giorni di lavoro. E infine la povertà, senza abbellimenti. 22 Maggio 2018 (Hits 4618)
- Welfare dal basso: manca uno Stato garante per coordinare e rielaborare con i protagonisti idee, esperienze, progetti 21 Maggio 2018 (Hits 3287)
- Badanti, vecchie, donne, figli, comunità: legami che s'intrecciano per aver cura 21 Maggio 2018 (Hits 4476)
- Una buona pratica di cura della non autosufficienza 21 Maggio 2018 (Hits 4098)
- Chi sono i vecchi di oggi, cosa sappiamo di loro, cosa chiedono? Le strutture assistenziali sono la risposta giusta ? Un appello di Grusol e due pareri sulle diseguaglianze sociali e sulle comunità. Poi una ventata di ottimismo dalle fiabe di Andersen 24 Aprile 2018 (Hits 4856)
- I vecchi di oggi e domani: spaventati da mille possibile malattie, ignorati su desideri, necessità, disponibilità 23 Aprile 2018 (Hits 4615)
- Sergio Tramma: formazione ed educazione perché i nuovi anziani possano vivere bene la vecchiaia odierna 21 Aprile 2018 (Hits 7143)
- Tre libri (più uno): "Inventare la vecchiaia" per "I nuovi anziani" con "La pedagogia dell'invecchiamento" 17 Aprile 2018 (Hits 7044)
- Buone prassi, servizi e operatori nella cura della cronicità, ma anche per una nuova idea della vecchiaia, per pensare al welfare futuro. Poi libri per grandi e bambini 23 Marzo 2018 (Hits 4909)
- Rimane l'incognita politica, ma si può pensare un nuovo welfare? 22 Marzo 2018 (Hits 3901)
- "Negli occhi di chi cura"-Nel mondo sommerso delle RSA, operatori, anziani e famigliari affrontano il fine vita 05 Marzo 2018 (Hits 5357)
- Loretta Rocchetti- L'umanità da salvaguardare in chi cura nelle ultime fasi della vita in RSA 05 Marzo 2018 (Hits 5265)
- La narrazione per curare e per conoscere gli anziani, informazioni sul biotestamento. E poi cronaca di un viaggio in Thailandia e sui parchi inclusivi. Infine due libri ( anche film) sul piacere della compagnia in vecchiaia. Welfare ed elezioni 21 Febbraio 2018 (Hits 4848)
- In una campagna elettorale strampalata, l'incognita sul welfare di un futuro dietro la porta 21 Febbraio 2018 (Hits 4021)
- Conoscere la medicina narrativa serve al medico e ..al paziente 14 Febbraio 2018 (Hits 4618)
- Medicina narrativa: per aver cura delle persone integrare l'esplorazione delle differenze individuali alla diagnosi scientifica 14 Febbraio 2018 (Hits 4476)
- Bilanci e aspettative sul welfare, un progetto per la continuità assistenziale per gli anziani nelle residenze assistite, solitudine e sanitarizzazione, le favole di Rodari e la tutela dell'ambiente 23 Gennaio 2018 (Hits 4955)
- Chiuso un anno, chiusa una legislatura. Da dove si riparte per andare dove? 23 Gennaio 2018 (Hits 4443)
- Parole e diari. La vita di Clelia Marchi scritta su un lenzuolo 15 Gennaio 2018 (Hits 3321)
- CRAPSOS: responsabilità, comunicazione e informazioni per umanizzare percorsi protetti per gli anziani dalle residenze assistenziali (CRA) al Pronto Soccorso (PS) all'ospedale (OS) 02 Gennaio 2018 (Hits 6341)
- Persona, salute, libertà di scelta dopo l'approvazione della legge sul biotestamento. Poi tanti e diversi ricordi di Natale 19 Dicembre 2017 (Hits 5175)
- Ella e John: come scegliere sino alla fine di andare contromano 18 Dicembre 2017 (Hits 5431)
- Amministratore di sostegno, Testamento biologico, Riconoscimento del ruolo del caregiver: una lunga marcia per i diritti e l'uguaglianza per gli anziani 18 Dicembre 2017 (Hits 4323)
- Antonio Guerci: concepire un modello di società anziana, anticipando l'evolversi delle relazioni e dei legami tra le generazioni 15 Dicembre 2017 (Hits 6362)
- Qualità della cura, tecnologie per anziani e caregiver, formazione e libri. Nonne e infanzia. Innovazione sociale e volontariato 22 Novembre 2017 (Hits 5154)
- Formazione sempre, per tutti 22 Novembre 2017 (Hits 4273)
- Carla Bruschelli: un giusto profilo di cura esce dal saper integrare le priorità individuali di ogni malato cronico con le Linee Guida per patologia 12 Novembre 2017 (Hits 4455)
- Alessandra Manattini 07 Novembre 2017 (Hits 4705)
- Demenze e tecnologie. Quello che si sa e quello che si dovrebbe sapere. Progetti avviati e progetti di ricerca. Poi attualità e film 23 Ottobre 2017 (Hits 5821)
- Tecnologie, invecchiamento, demenze: percorsi da costruire con e per anziani e caregiver 23 Ottobre 2017 (Hits 5050)
- Andrea Fabbo: Modena luogo di sperimentazione per le miglior pratiche nel programma UE 2016/2018 per la cura della demenza 20 Ottobre 2017 (Hits 7045)
- Per le persone con demenza lieve: una strada utile la combinazione percorsi assistenziali e telemedicina? 20 Ottobre 2017 (Hits 5861)
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- Lidia Ravera: anch'io sogno come Costanza una comune con gente intelligente che sappia ridere, discutere, amare e farsi amare 05 Luglio 2017 (Hits 15456)
- Chi andrebbe a vivere da vecchio in una "comune"? 05 Luglio 2017 (Hits 5792)
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- Occuparsi della persona, per combattere rischi e danni da troppa medicina. 20 Giugno 2017 (Hits 15373)
- "Troppa medicina", troppe certezze e paura del rischio secondo Marco Bobbio 20 Giugno 2017 (Hits 5498)
- Curiosità o rifiuto nella vecchiaia, caregiver di anziani e disabili, Casa Morando, formazione degli operatori, le mamme e le nonne 25 Maggio 2017 (Hits 8796)
- Accoglienza o inclusione, curiosità o rifiuto? 25 Maggio 2017 (Hits 14669)
- Esclusione e solitudine di un vecchio immigrato 18 Maggio 2017 (Hits 4893)
- Perchè la curiosità non invecchia 18 Maggio 2017 (Hits 5080)
- Massimo Ammaniti: curiosità, desideri, progetti perché in vecchiaia si raccolgono i frutti di una vita per guardare avanti 18 Maggio 2017 (Hits 16096)
- Massimo Ammaniti 02 Maggio 2017 (Hits 11695)
- Diritti, uguaglianze, salute, qualità nei servizi, libri e film al Caregiver Day 23 Aprile 2017 (Hits 8074)
- Biotestamento e DAT: un primo passo con un incerto futuro 22 Aprile 2017 (Hits 14334)
- Regole, Stato, Uguaglianze ...cercasi. Leggere il welfare nel libro dell'economista Salvatore Biasco 20 Aprile 2017 (Hits 4519)
- Salvatore Biasco: un humus culturale alternativo per combattere le diseguaglianze 19 Aprile 2017 (Hits 15952)
- Qualità della cura e qualità della vita, il futuro del welfare, l'enigma delle "case famiglia", esempi di buona e cattiva assistenza, libri e racconti e "La Borsa degli attrezzi" di Bottega 21 Marzo 2017 (Hits 8083)
- Per il welfare cercare strade diverse dalla privatizzazione 21 Marzo 2017 (Hits 14475)
- Qualità di cura per la qualità della vita 21 Marzo 2017 (Hits 5164)
- Mia madre, la mia bambina. L'amore di un figlio, la maestria di uno scrittore 21 Marzo 2017 (Hits 5465)
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- Sempre a proposito di qualità della cura e dei servizi 23 Febbraio 2017 (Hits 16104)
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- Qualità e Buone pratiche: Villaggi Alzheimer, assistenza, cadute, ginnastica, esperienza di un OSS. Poi gli abusi sulle donne e infine cinema, teatro, favole e libri 23 Febbraio 2017 (Hits 7803)
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