Alice Howland è una donna alla soglia dei cinquant'anni, orgogliosa degli obiettivi raggiunti.
È un'affermata linguista, insegna alla Columbia University di New York, ha una bella famiglia composta dal marito e tre figli non più piccoli : Anna, Tom e Lydia.
Ad un certo punto, nella vita di Alice, qualcosa comincia a cambiare, dapprima qualche dimenticanza ed in seguito veri e propri momenti di "vuoto" durante i quali non riconosce il posto in cui si trova. Questi eventi sempre più ravvicinati convincono Alice a ricorrere ad accertamenti medici e le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer di matrice genetica.
Still Alice: il bello di questo film e' che non cerca la pietà dello spettatore con facili picchi emotivi ma consolida il rispetto per la malattia e il malato . E' un bel esempio di come l’amore, la volontà e l' intelligenza di tutta una famiglia possa aiutare ad accettare e non isolare il proprio caro che pian piano scolora.
Un film che colpisce ‘duro’ nel rappresentare con sguardo lucido l’ ineluttabilità del processo degenerativo dell’ Alzheimer, che può cancellare la memoria, ma non le emozioni, che sopravvivono lasciando un'impronta indelebile in fondo all' anima e dunque Still Alice ci porta a riflettere ancora una volta sull'importanza dei ricordi come bagaglio ‘salvifico’ dell’esistenza. Nel bene e nel male.
Io penso ai ricordi come a cioccolatini da scartare e gustare nei momenti di solitudine, quando succede di sentirsi tristi o soli e dubitare della propria vita (passata).
Come sottolinea il film: senza ricordi non c'è presente.
Still Alice vive ed emoziona grazie soprattutto all’interpretazione di Julianne Moore, attrice straordinaria, che cerca di gestire, di comprendere, di venire a patti, di sottrarsi a un male
inesorabile che sembra cancellarle il mondo e tutto ciò non passa solo attraverso le parole, le dimenticanze e gli scatti d'ira, ma sopratutto attraverso uno sguardo smarrito e sempre meno vivido che diventa espressione di sgomento.
Dunque un film da vedere, intenso e triste senza la pretesa di trovare un lieto fine, esattamente come non ne ha la malattia di cui racconta e della quale non dobbiamo avere paura se saremo stati capaci di costruirci nell’arco della vita una rete di protezione affettiva.
Scheda film
Still Alice è un film americano del 2014 scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, con protagonista Julianne Moore, che ha vinto l’ Oscar per la migliore attrice.
La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova e pubblicato in Italia da Edizioni Piemme