Roma. Agosto. Un quartiere di borgata, dove l'accento e la pronuncia non sono così stringenti.
Gianni uomo di mezza età che non si è mai sposato, vive con la madre ottuagenaria, capelli biondi, un filo di trucco, i segni di una antica nobiltà, in un appartamento a Roma. Una casa antica, ammobiliata con un certo gusto.
Una vita precaria, Gianni ha non pochi debiti, e da mesi non paga l'affitto e le spese condominiali. L'amministratore, conoscendo la sua situazione, gli propone di azzerargli qualche debito se gli terrà (tenere non ospitare) sua madre il giorno di Ferragosto.
Quasi costretto ad accettare, lo sprovveduto Gianni per una serie di concomitanze si ritroverà non solo la madre dell'amministratore, ma anche la zia e la madre di amico, per un totale di quattro vecchiette da custodire.
Non è soltanto un film di fantasia se si pensa che al regista capitò davvero di trovarsi di fronte ad una situazione così che, nella vita reale, riuscì ad evitare, mentre nel film si mette in gioco e sembra voglia trarre dal vecchio rifiuto una sorta di riscatto.
Ho rivisto il film proprio questa sera sull'onda di un ricordo piacevolissimo e l'ho ritrovato intatto, di una delicatezza e di una freschezza inusuali . Certamente anche duramente concreto nella scelta coraggiosa di sfiorare il peso sociale degli anziani vissuti con insofferenza tutto l'anno ma che in alcune feste, e Ferragosto è tra queste, diventano un ingombro di cui liberarsi.
La storia ci rende partecipi di una giornata di Ferragosto improvvisata che mette in contatto quattro diverse solitudini e abitudini vissute come corazze. E Gianni, uomo, figlio di mezza età, in un'atmosfera surreale e grottesca, improvvisatosi badante, dovrà fare i conti con i capricci e le follie del gruppo di vecchiette.
Una situazione potenzialmente esplosiva ma che, tra la preparazione del pranzo e il pranzo, volge in allegria, complicità, sino alla scoperta del piacere di stare insieme a dispetto di tutto.
Belli perché diretti i dialoghi, bravissime le anziane protagoniste che non avevano mai recitato prima. Gianni è interpretato dal regista stesso.
Un film ben riuscito a dimostrazione che con un po' di coraggio si può ancora fare buon cinema senza compromessi col il botteghino, mettendo in scena un mondo, quello degli anziani, che io con grande rispetto preferisco chiamare vecchi, tenuti ai margini se non fosse che ora, mala tempora currunt, diventano risorsa economica per le nuove, disperate, generazioni senza arte né parte, concorrenti allo sbaraglio.
Ecco questo è Pranzo di Ferragosto e se solo vi fidate un po' di quel che ho accennato non lasciatevelo sfuggire.
Se poi lo volete vedere subito lo trovate qui
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b1e9c8b5-337f-43b2-a3b3-a20bb841056e.html
Prima data di uscita: 5 settembre 2008 (Italia)
Regista: Gianni Di Gregorio
Produttore: Matteo Garrone
Data di uscita DVD: 5 ottobre 2010
Cast: Gianni Di Gregorio, Alfonso Santagata, altri